Ho letto un libro che mi hanno
prestato, un best seller sottile com’è stato sottile l’autore in questa storia,
si chiama Il gabbiano Jonathan Livingston, scritto da Richard Bach.
Ha pochissime pagine che molti
definiscono “pesanti come mattoni”, io invece l’ho trovato interessante oltre
ogni immaginazione, l’ho inserito nella categoria dei Bellissimi nella mia
personale classifica anche se sono stata combattuta, l’avrei inserito volentieri
nei Da Dipendenza ma in realtà non rispecchia alcuni standard che impongo nei
libri da dipendenza per poterlo inserire, ho trovato infatti la narrazione un
tantino complessa, è pur vero però che l’argomento trattato non è facile da
spiegare.
La storia narra di un gabbiano
che, al contrario dei suoi simili che volano solo per in inseguire i
pescherecci e cibarsi degli avanzi di pesci scartati dai marinai, vuole
impegnarsi per imparare a volare davvero, volare nel vero senso della parola,
salendo più in alto possibile e scendendo più in fondo possibile, raggiungendo
velocità incredibili e compiendo piroette mozzafiato, ma a causa di questa
sua passione per il volo il suo stormo lo esilia ed è così che comincia il
decollo spirituale di questo fantastico gabbiano, che dopo diversi accadimenti,
diventa un guru del volo per tutti gli stormi di gabbiani che vogliono imparare
a volare davvero.
E’ una storia, secondo me, che
può capire solo chi ha già vissuto il suo personale viaggio spirituale, per chi
ha combattuto ferocemente con i suoi demoni interiori e ha vinto, per chi ha
guardato in faccia la realtà del suo Io, valutandone gli orizzonti e le
limitazioni. E' un libro particolare, non per tutti, che narra la storia di
chiunque abbia vissuto una rivoluzione dentro di se e sia tornato sui propri
passi per poter imparare dagli errori e mettere a confronto il vecchio Io con
il nuovo Io.
E’ complicato spiegarlo così,
figuriamoci spiegato in un libro che parla di un gabbiano, ecco perché per
molti risulta pesante.
Ci tengo a precisare comunque che il finale è
a libera interpretazione, magari io l’ho interpretato come un viaggio
interiore, voi invece potrete interpretarlo in altro modo. E’ un libricino
sottile sì, ma dalle mille sfaccettature a seconda delle esperienze che uno ha
vissuto nella sua vita. Diciamo che è un libro magico che si adatta al lettore
che lo legge.
E’
un libro un po’ vecchio, non
so se lo pubblicano ancora, però potete provare in libreria e vedere se lo
trovate, non dovrebbe neanche costare tanto. Io lo consiglio vivamente
e se lo leggete e non lo trovate pesante fetemi sapere.
Dedicato a chi ha già affrontato i suoi demoni e li ha vinti... Allora non posso ancora leggerlo.
RispondiEliminaHo appena finito "Mamma dice le parolacce" definito ironico e sottile, dedicato a quelle donne che non vogliono rinunciare ai loro sogni e ammetto che non solo mi ha aperto gli occhi, ma mi ha messo di fronte a tanti errori che sto facendo e che ho fatto. Sono caduta in una riflessione sulla mia vita molto profonda e sto pensando di mollare un sacco di cose che non mi stanno dando nulla (se non qualche minuto di spensieratezza), per non peggiorare le cose.
Adesso un'altra lezione di vita non la reggerei, ma me lo segno e se non lo troverò in vendita, forse in biblioteca ci sarà sicuramente.
Grazie.^^
Non sempre si possono vincere le proprie battaglie interiori; l'importante è combattere con onore.
RispondiElimina@Shee: Dobbiamo parlarne allora. Aggiornami! Cos'hai deciso di mollare? Fammi sapere, scrivimi! Q__Q
RispondiElimina@Enrico: Si, è vero, non sempre si possono vincere, ma non dovrebbe essere una giustificazione per non provare a lottare. Battersi contro se stessi con onore è ovviamente meritevole, sarà che io sono io ma a me non basterebbe. Ovvio che è questione di punti di vista, me ne rendo conto. Grazie per il commento comunque. C:
grazie per il tuo commento e i complimenti alla mia bellissima collana ;)))
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