Devo essere
sincera, non ho mai guardato i vegetariani ed i vegani con molta simpatia, non perché
li reputi degli estremisti, ma perché io sono una naturalista molto convinta e
sono a favore solo e soltanto della natura e se l’essere umano è nato onnivoro
un motivo ci dovrà pur essere. Anche perché credo che essere vegani o
vegetariani sia una vera e propria contraddizione, insomma, anche le piante
sono esseri viventi, a tal proposito un recente studio ha dimostrato
scientificamente che le piante non solo reagiscono ai suoni ma ne producono e
questa produzione permette alle stesse di comunicare tra di loro, ergo le
piante sono organismi viventi pensanti. Dire che si è vegetariani o vegani
quindi perde ogni significato… quantomeno ai miei occhi lo rende addirittura
ancora più ingiusto.
Ultimamente
si è molto parlato della baia di Taiji in Giappone e della sua tristemente
famosa “mattanza dei delfini” che si ripete ogni anno. Io l’ho trovata
profondamente disgustosa e certe scene mi hanno talmente toccato la bocca dello
stomaco da lasciarmi fortemente scossa per diverse ore, un po’ come quando
osservai un documentario sulla caccia ai cuccioli di otaria nell'Antartico o
agli stridii di dolore dei piccoli maialini durante l’atroce rituale della
sterilizzazione a freddo. Ne sono rimasta talmente sconvolta da informarmi
meglio e ho scoperto, ma questo lo sanno tutti, che in Giappone l’annuale
caccia dei delfini non viene vista come una micidiale tortura per le povere
bestiole che vengono mutilate da vive, bensì come una simpatica tradizione
culinaria del posto.
Yoshihide Suga, il
portavoce giapponese che ha parlato in difesa del suo paese, mi ha però dato
motivo per riflettere. Ha fatto giustamente notare che la zona orientale del
mondo non va a guardare in bocca alla zona occidentale e che se loro hanno le
loro tradizioni culinarie, anche noi abbiamo le nostre. Cosa pensano allora di
noi quei popoli che non mangiano il maiale, o quelli che ritengono i cavalli
degli spiriti soprannaturali, o ancora quelli che ritengono le mucche sacre
sapendo che anche noi abbiamo il nostro rito della macinazione da vivi (anche
se, fortunatamente, non sempre è così)?
Sono
contraria alla mattanza dei delfini, ma non posso restare indifferente al fatto
che anche noi abbiamo le nostre macabre usanze. Io penso che l’uomo dovrebbe
imparare a “mangiare” solo per bisogno e non perché non ha altro da fare, solo
allora sarò in grado di giustificare la caccia in tutte le sue forme. Allora mi
chiedo: a che serve essere carnivori, vegani o vegetariani? Non sarebbe meglio
cercare di regolarizzare il nostro stile di vita limitando le produzioni di
massa e lo spreco?
Insieme
abbiamo chiuso il buco nell'ozono, gli esseri umani sono grandi perché pensano
in grande per creare grandi cose, non si potrebbe lavorare tutti insieme per
trovare una soluzione generale al problema della sovrapproduzione e del sovra
spreco? Basterebbe solo trovare un sano equilibrio mondiale.
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