A volte
credo che il nostro Paese sia la contraddizione fatta persone. State a sentire
cosa mi è capitato di vedere o sentire in questi ultimi anni, poi tiriamo le
conclusioni. Tra i tanti casi che mi sono capitati tra le mani ecco i più
eclatanti.
Primo caso.
Il primo
caso l’ho vissuto proprio a pelle, giorno per giorno. Si tratta di una famiglia
che abita nello stesso palazzo dei miei genitori, lui è in pensione da quando
aveva 35 anni (ex dipendente SIP), lei ex infermiera fino al pensionamento
nella casa di cura per malati mentali della città (ditta fallita che ha tenuto
i dipendenti prossimi alla pensione fino all’ultimo licenziando i più giovani)
e la figlia, una scansafatiche cronica che non ha mai lavorato ne ha mai
provato a cercare lavoro in tutta la sua vita. Insomma, questi tre vivono
insieme sotto lo stesso tetto con le due pensioni di lui e lei. Lui, accattone,
non fa altro tutto il giorno che girare per la città rovistando nei bidoni
della spazzatura, lei e la figlia, tutto il giorno chiuse in casa a fare il
bucato a mano con l’acqua della fontana pubblica per non usare la lavatrice.
La figlia
resta miracolosamente incinta, il padre del bambino rifiuta la paternità,
quindi ora in casa sono lui, lei, la figlia ed il nipotino. Il nipotino vive di
giocattoli, passeggini e culle raccattati dai bidoni della spazzatura (e chissà
come vivono in casa!), addirittura l’ultima volta ho visto lui che recuperava
un quaderno dai bidoni perché il bambino comincia a voler scrivere.
Ora, come
fanno due pensionati ed una disoccupata a dichiarare di poter mantenere un
bambino? Facile: la figlia dichiara di “assistere” i genitori falsamente
incapaci/malati. Et voilà, il bambino resta magicamente in casa ed oltre alla
pensione ecco che compare il mantenimento per le mamme single.
Insomma non
solo ‘sti tre vengono dichiarati in grado di mantenere un bambino, ma vengono
anche premiati e mantenuti dallo Stato, cioè DA TUTTI NOI!
Secondo
caso.
Un amico di
famiglia ha una figlia che viene dichiarata incapace di autogestirsi per una
grave malattia celebrale, prende quindi non solo la pensione per il
mantenimento ma anche per i medicinali. Improvvisamente questa ragazza va a
vivere da un’altra parte, con un ragazzo che ha la sua stessa patologia. Sembra
una cosa romantica, no? Ora questi due vivono insieme e unendo le due pensioni
arrivano a quasi 4.000,00 euro al mese (almeno questo è quanto affermato
dall’amico di famiglia).
Indipendentemente
dalla pensione che prendono, per logica, se uno viene dichiarato incapace di
autogestirsi non può vivere da solo, no? Quando chi di competenza ha visto il
cambio di residenza di ‘sta ragazza, non si è posto il dubbio che forse
l’impossibilità di autogestirsi non sussisteva? Insomma, ‘sti due, incapaci di
autogestirsi ora vivono insieme da soli, non lavorano e vivono mantenuti dallo
Stato, cioè DA TUTTI NOI!
Sento spesso
la frase “l’Italia va a rotoli perché non c’è più cuore”, ma questi sono esempi
lampanti di psicologi e, assistenti sociali che per compassione hanno dichiarato
ciò che vero non era. Allora cos’è meglio: attenersi scrupolosamente alle
regole o avere cuore? Se avete la
risposta fatemelo sapere.
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