La faccenda che scrivo storie
comincia a divulgarsi tra chi mi conosce, la tenevo segreta fino a poco tempo
fa, lo sapevano davvero in pochissimi, ma adesso ho deciso di venire allo
scoperto. Mi è capitato un paio di volte di assistere a dialoghi tipo:
«Ah, ma tu scrivi fiabe?».
«Bè, si, più o meno».
«E puoi fare da intrattenimento
ai bambini di tale gruppo per tale evento?».
«Bè si, potrei…. Che tipo di
storie ti servono?».
«Fiabe per bambini».
«Quante te ne servirebbero?».
«Non so, cinque o sei».
Cinque o sei? Io con cinque o sei
fiabe ci pubblico un libro!
Ragazzi scrivere una storia non è
come fare un disegno o un lavoro di decupage. Scrivere è una cosa che non si
può fare a comando, è una cosa che ti nasce da dentro come un fiore. E’
spontaneo. Si, puoi provare a scrivere un paio di cose a comando, ma sono
sempre un paio, non puoi scrivere un libro a comando, non puoi fare una
raccolta di fiabe a comando. E’ come chiedere ad un poeta che non si è mai
innamorato di scrivere una poesia sull'amore.
Il fatto che la gente faccia
richieste da casa editrice come se stessero chiedendo noccioline mi fa rabbia,
mi fa capire che non comprendono ciò che chiedono, non si rendono conto del
lavoro che c’è dietro un testo, anche di quello più stupido ed insignificante.
Una storia va sentita dentro prima di tutto, ideata, studiata e poi viene
scritta se vogliamo che abbia un senso logico, altrimenti leggetevi un libro di
Christopher Paolini e fate prima!
A parte il fatto che
difficilmente scrivo fiabe per bambini, io scrivo storie per adulti. E già, per
adulti, avete capito bene! E le storie per adulti, se non lo sapete, possono
essere romanzi da mattone o libricini da pareggio gambe del tavolo. Perciò
mettere insieme una fiaba per bambini mi risulta già un tantino difficile, ma
lo faccio, ci voglio provare, lo voglio fare, ma ho un limite anch’io porco
cane!
Non ho capito perché uno che
scrive deve essere immancabilmente etichettato come “quello che scrive storie
per bambini”. Alla spicciola se scrivi un romanzo e te lo pubblicano
nell’immaginario collettivo sei uno che scrive libri difficili, se invece lo
fai perché ti diverte farlo nel piccolo di casa tua allora scrivi storie per
bambini. Sono decisamente scioccata dalla cosa e mi è già capitato un paio di
volte!
Cinque fiabe per bambini non sono un libro, sono cinque fiabe da bambini.
RispondiEliminaTi ricordo che l'attenzione di un bambino nei confronti di una persona estranea varia dai tre ai dieci minuti, a seconda dell'età.
Una storia, che al momento di rileggerla un adulto ci impiega un minuto e mezzo, si moltiplica per due nel momento in cui la devi "recitare" a un gruppo di bambini.
Ce la potrai fare! Più che sulla lunghezza devi giocare sulla trama! ;)
Appunto! Una fiaba per bambini, seppur breve, va ben studiata se vogliamo che abbia presa, perciò già scriverne una ha la sua diciamo "difficoltà". Se ne devo scrivere 5 o 6 le mando al Battello a Vapore, scusami!
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RispondiEliminaCredo che sia questo il motivo che non rendo pubblico a tutti che scrivo in un blog. So che già che mi chiederebbero: E cosa scrivi? Perchè racconti i tuoi fatti a tutti?
....perchè non taci e basta? Eh!
Ahahahahaha! :D
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