Non sono
razzista, ma con la crisi di lavoro che c’è in Italia certe cosa mi fanno
davvero rabbia.
Lavoro in un
call center come precaria a tempo determinato da due anni e faccio assistenza a
clienti ed uffici territoriali. Ho tentato l’apertura di un mio punto
informazioni\assistenza e non sono stata cacata. Mi fa tremendamente rabbia
perciò vedere che ad uno straniero, che fa anche fatica a parlare l’italiano,
abbiano concesso di farlo.
Io sono una
giovane italiana con esperienza biennale nel campo, cosa avrà mai avuto questo
straniero più di me? Ok, abbiamo tutti gli stessi diritti, chiaro, ma non si dovrebbe
prima risolvere il problema della disoccupazione italiana e poi pensare di sistemare
gli immigrati? E non ditemi che magari quello straniero è nato in Italia perché
da come parlava sicuramente non ha fatto in Italia neanche le scuole
elementari.
Non sono
razzista, sono solo molto, molto arrabbiata!
Basta!
Chiudete le porte di questo Paese. Risolleviamoci prima di ospitare altra
gente.
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