
Due domeniche fa l'ho
fatto, sono tornata a messa dopo tanti anni in maniera completamente
spontanea e volontaria. Il mio fidanzato ci è rimasto di stucco
quando gli ho comunicato la mia decisione, ha commentato con un “tu
sei una pazza” perché mi rendo conto di essere incontrollabile, ma
dovevo. Avevo bisogno di essere sincera con me stessa e
capire ciò che davvero volevo, ed il risultato è stato più forte
di ciò che immaginavo e mi ha colpita come un pugno nello stomaco.
Ho sempre pensato che la
fede, qualunque sia il suo colore, debba essere rispettata e
ammirata, non tutti hanno il coraggio di avere fede oggi. Ho sempre
creduto che tutte le creature fossero interconnesse tra loro e con Madre
Terra e se fin dagli albori della comprensione umana l'uomo ha avuto
bisogno di credere in qualcosa, allora c'è davvero qualcosa in cui
credere, perché esso ci chiama. Questo qualcosa fa parte di noi e
noi di esso, ignorarlo per me è come compiere un'inaudita crudeltà.
Per questo amo chi crede.
Nella mia famiglia sono tutti cattolici, il mio ragazzo è cattolico,
la famiglia del mio ragazzo è cattolica, ed i miei migliori amici
sono cattolici, molti di loro frequentano la Chiesa con regolarità e
animano le celebrazioni.
Al matrimonio di mio
cognato ho conosciuto Don Michele, un tipo giovane e simpatico con un
approccio fresco e trasparente. Mi sono detta che forse con una
persona che mi conosceva, con una persona che non mi giudicava, non
mi sarei sentita a disagio a messa, magari avrei trovato dei punti
d'incontro con il mio culto, chissà.
Per questo due domeniche
fa ho partecipato ad una celebrazione a mente aperta, senza giudizio,
senza pensieri, senza aspettarmi troppo, ma il risultato è stato più
devastante di ciò che immaginavo.
Ho amato tutta quella
fede che mi circondava, ma non riuscivo proprio a trovare dei punti
d'incontro con la mia anima. All'uscita dalla chiesa ho sentito il
bisogno indomabile di partecipare ad un seminario wiccan, era come se
tutto il mio corpo strillasse e mi imponesse di decidere da che parte
stare. E alla fine ho deciso.
Ho deciso con le idee chiare, con il
“ci ho provato” tra le labbra, con la consapevolezza che più
certezza di quella non potevo chiedere: non riesco a seguire la fede
cattolica, non ce la faccio. Il richiamo verso la Wicca è più forte
di ciò che credevo e non posso ignorarlo. La Grande Madre mi è entrata dentro. Ho deciso che parteciperò
ad un seminario per davvero, ho deciso che non posso più nascondermi
nell'anonimato, ho deciso che devo farlo per me, per la mia anima,
per il mio spirito, per il mio cuore e per il mio cervello. Non
voglio più sentirmi sola, voglio far parte della mia Chiesa, perché
esiste ed un giorno sarà riconosciuta anche in Italia.
La tua è davvero una testimonianza molto forte e toccante; anche io, da cattolico, penso che "se fin dagli albori della comprensione umana l'uomo ha avuto bisogno di credere in qualcosa, allora c'è davvero qualcosa in cui credere"; auguri di cuore per il percorso Wiccan!
RispondiEliminaGrazie infinite Enrico. Sei gentilissimo. :)
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