E’ da un po’
che non scrivo seriamente su Madoka’s World, sono stata molto impegnata con un
nuovo lavoro, i primi preparativi del mio matrimonio ed il book trailer del mio
libro (a proposito, se non lo avete visto vi invito a farlo cliccando QUI), ho
avuto talmente da fare da non riuscire a scrivere due righe, eppure non ho mai
dimenticato di annotare mentalmente ciò che mi accadeva intorno.
Avrete
sicuramente letto o sentito la notizia di diversi mesi fa della morte di Robbie
Williams. Non so voi ma io, che sono costantemente alla ricerca di
straordinarie contraddizioni umane da inserire nei miei romanzi, non ho potuto
fare a meno di inchinarmi spiritualmente alla contraddizione che è stata la
vita di questo grande artista dei nostri giorni. Ho colto, con non poca
sorpresa, con quale maestria la natura ha dipinto il quadro di quest’uomo, che
con la sua dote è riuscito a divertire, a far sorridere e a far sognare
migliaia di persone in tutto il mondo e poi lo ha lasciato morire in solitudine
di depressione.
Capite la
potenza di questo messaggio? Riuscite a coglierne tutti i colori e le varie
sfumature?
Adoro la
contraddizione della vita su questo pianeta e non sopporto chi punta il dito
contro i falsi ed i bugiardi, perché tutti noi lo siamo in realtà. Dire una
bugia è una contraddizione. Quando siamo a dieta e mangiamo un dolce fuori
programma raccontandoci che uno strappo alla regola non ci farà male, non
mentiamo a noi stessi? Perché allora detestiamo i bugiardi se noi lo siamo
addirittura con noi stessi? E’ contraddittorio o no?
Io amo
cogliere la contraddizione, essa è in tutto ciò che ci circonda, come un’ombra
onnipresente che costantemente demolisce l’idea che abbiamo di noi stessi, di
ciò che ci circonda, del mondo in cui viviamo e dona una nota poetica ad una
vita altrimenti prevedibile.
Mi inchino a
Robbie Williams, per la sua grandiosa vita e per la sua poetica fine.
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