Ero nel mio
quartiere e tornavo a casa con Tiz passando di fronte alla chiesa di Don
Pasquale, quando ad un certo punto, dal centro anziani della chiesa stessa,
sento L’ombelico del mondo di Jovanotti e riconosco che la versione è quella cantata
al concerto di Beckup.
«Guarda» dico a Tiz «anche ai vecchietti piace
Lorenzo». Poi però mi accorgo che nella versione c’è qualcosa che non va, non è
proprio come quella del concerto (che, ci tengo a precisare, conosco a
memoria).
«Mi sa che
non stanno ascoltando un CD, ma c’è qualcuno che la sta proprio cantando» mi fa
notare Tiz.
Curiosi
allora ci affacciamo sul retro che della struttura che da sul cortile della
scuola materna che ho frequentato da bambina e che è sempre di proprietà della
chiesa, ed ecco lì Lorenzo. E’ su un piccolo palchetto allestito per i bambini
nel cortiletto dei giochi, con attorno un piccolo manipolo di genitori in
attesa che i bimbi escano dalle aule accompagnati dalle maestre per poter
conoscere Jovanotti.
Sono
euforica e costringo Tiz ad intrufolarsi con me di nascosto. Superiamo i
cancelli e ci mimetizziamo tra i genitori, tiro fuori la fotocamera e Lorenzo
subito mi blocca.
«No» mi dice,
«le foto le facciamo dopo. Intanto che aspettiamo però vi racconto una storia».
Si siede con le gambe a penzoloni dal palchetto e comincia il racconto con noi
ed i genitori che pendiamo letteralmente dalle sue labbra.
Racconta una
storia strana su di una gallina, una gallina bianca che sta per essere mangiata
ma prima di arrivare al patibolo compie un sacco di imprese mirabolanti e ai
limiti dell’intelligenza.
Io ascolto
con attenzione cominciando a sospettare che la storia sia un tantino senza
senso.
Alla fine
del racconto Lorenzo sorride e domanda direttamente a me: «Allora, l’hai capita
la morale di questa storia?».
A quel punto
mi sveglio, con la domanda che ancora mi rimbomba nel cervello e come un lampo,
in pieno sonno, mi arriva anche la risposta. La morale è che per quanto un racconto possa essere inutile,
senza senso, che sfida l’intelletto umano e dal finale talmente complicato da
non esprimere nessun tipo di morale, se viene narrata da una faccia famosa gli
ascoltatori crederanno sia una delle storie più belle mai raccontate.
Perchè i miei sogni non istruiscono mai così? E soprattutto, perchè non hanno come sottofondo la canzoni di Jovanotti? Manderò una petizione al mio subconscio.
RispondiEliminaUn abbraccio
Ahahahaha! E' un sogno strano anche per i miei standard, fidati. Ed io sono una che di cose bizzarre ne sogna parecchie... XD
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